Milano sconosciuta: il nostro safari urbano in 5 tappe

 

Milano sconosciuta Zigzagmom New Balance


Milano ha tante facce. Milano è tutto fuorché scontata. Questo è il nostro itinerario alla scoperta di Milano nascosta, anche con i bambini.

Milano è grigia, Milano è scontrosa, Milano è snob… Milano è un sacco di luoghi comuni.
E io, che Milano l’ho scelta per viverci, trovo che non abbia più niente di tutto questo.
Milano è bella ma non sfacciata, Milano è educata e premurosa.
Milano ti stupisce perché ha tante facce.

Ho pensato di portarvi a scoprire un po’ della Milano che amiamo, quella con una storia pazzesca ma che non si vanta, quella che vive fuori dai sentieri battuti e dai luoghi comuni, quella che scopri perdendoti o varcando i portoni, quella fatta di villaggi e case di ringhiera.

Milano sconosciuta: il nostro safari urbano in 5 tappe

Io e Cos abbiamo studiato un safari urbano perfetto sia per chi a Milano ci vive e ha voglia di scoprire qualcosa di nuovo, sia per chi ci arriva da turista, magari anche con i bambini.
Il nostro percorso l’abbiamo testato con New Balance , sneakers ai piedi, perché le città è così che le conosci: macinando chilometri.

Cominciamo dal suo cuore.
Milano ha una storia della Madonna, anzi della Madonnina, ma non fermatevi a un selfie davanti al Duomo!
Invece di guardarlo dal basso, provate a scoprirlo dall’alto!

Noi abbiamo preso l’ascensore e siamo salite alle terrazze del Duomo (Dòmm de Milan per dirla in milanese) e poi, con 72 scalini, siamo arrivate proprio in cima, da dove vedi lontano il Bosco Verticale e i nuovi quartieri con l’architettura più avveniristica e vedi da vicino quella Madunina d’oro che da 250 anni veglia sui milanesi e a cui tutti i monumenti portano rispetto, dalla Torre Branca alla Torre Velasca, perché una legge degli anni’30 stabilisce che nessun edificio milanese debba superare la madonnina!

Come la mettiamo con i nuovi grattacieli? Beh, sulla Torre Isozaki è stata posta una copia fedele della Madonnina e c’è da giurare che verrà fatto lo stesso con ogni altro edificio che superi i 200 metri.
Una curiosità? Lo sapevate che l’alabarda della Madonnina è in realtà un parafulmine “mascherato”? Buffo, no?
Cos mi ha chiesto se sono serviti più di mille pezzi di marmo per costruirlo e a giudicare dall’infinità di guglie, statue e decorazioni che vedrete da vicino, si, direi proprio di si!

 

 

 

Spostiamoci a est, per andare in quello che per i bambini milanesi è diventata un po’ una mecca: la Rotonda Besana , che ospita il MUBA , il MU-seo dei BA-mbini e un bellissimo cortile in cui poter correre e giocare o fare merenda.

Intanto ha una forma parecchio curiosa, la Rotonda e poi è stata mille cose! Nata come cimitero, da fine 1700 diventa nell’ordine: caserma, fienile, cronicario, lavanderia dell’ospedale, … e oggi è la bellezza che vedete, un parco rotondo, con dei bellissimi portici e  attività culturali a misura di piccoli.

 

Dicevate che Milano è tutta palazzoni grigi?
Seeeeeee e come la mettiamo con questi?

No, non siamo in campagna e nemmeno a Portobello, ma in un villaggio tra Via Lincoln e Via Calvi, che è tutto un cinguettio, un profumo di rose e gelsomini e una quiete inimmaginabile in una metropoli.
Ma ve l’avevo detto che Milano è sorprendente!
Nato a fine 800 per dare abitazioni a prezzi accessibili ad una cooperativa operaia, è diventato la meraviglia arcobaleno che vedete.
Gironzolate in lungo e in largo anche per le stradine qui intorno, piene di negozietti curiosi e da questo pezzetto di “Londra a  Milano” fate un salto per una pausa da Marotin, un’aria da bistrot parigino e dolci da leccarsi i baffi.

Recuperate le forze si riparte, sempre a piedi, per scoprire un pezzo di Milano metropolitana, il Giardino delle Culture, dove le pareti dei palazzotti sono state vestite dei bellissimi murales di Millo con i suoi innamorati giganti e tutto il pavimento è un’enorme area gioco, tra piste per le macchinine e giochi della settimana (o campana, voi come la chiamate?).
Pausa gioco per i bambini, relax per voi su delle bellissime panchine scultura.

La giornata è volata e noi ci siamo spostate per raccontarvi un altro pezzetto di storia milanese.

Cortile delle meraviglie, Civico delle sorprese, i nomi con cui lo si chiama sono tanti e tutti meritati, perché questo è il classico posto da insider che chi viaggia adora scoprire.

Un altro villaggio, diverso da quello precedente, fatto di corti che si susseguono tra case di ringhiera e officine dismesse (Officina resta il nostro posto del cuore per l’aperitivo), loft e atelier.

Niente insegne, ma basta seguire il naso perché nel cortile tra Via Giovenale e Viale Col di Lana (l’ingresso è da entrambe le strade) oggi trovi ristoranti, cocktail bar, perfino una scuola di cucina! E niente auto, così anche i bambini son tranquilli.

Per gourmet e gourmand qui non manca niente e in più c’è il sapore più vero di Milano: quello che mixa i ballatoi con i panni stesi d’antan con i locali più hipster.

Vi abbiamo messo voglia di infilarvi ai piedi un paio di sneakers e camminare su e giù per la nostra Milano?

 

Post in collaborazione con New Balance.

 

Tutte le info pratiche:

Terrazze del Duomo
Aperto dalle 8 alle 22 (orario stagionale)
Biglietteria

Mu Ba Museo dei Bambini
consulta il calendario delle attività
Via Besana 12
Tel 02 43980402

Marotin
Via Archimede 59
Aperto dal lunedì a venerdì dalle 7.30 alle 19,  sabato dalle 7.30 alle 18,  Domenica dalle 8 alle 13

Giardino delle Culture
Via Emilio Morosini 8 §
Aperto dalle 10 alle 19

Officina Cocktail bar
Via Giovenale 7
Tel 333 213 9112
Aperto da martedì a domenica dalle 19 alle 02

 

 

 

 

 

 

 

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7 Comments

  1. says: Loredana

    Fantastico dobbiamo ri tornare a Milano questa estate e abbiamo un paio di giorni….andremo in tutti i posti che ci hai segnalato..i miei bambini l’adoreranno!

  2. says: ADOLFO

    ho 52 anni , sono nato e cresciuto a milano , ho abitato a milano da quarto oggiaro all’ombra della porta romana passando per il gallaratese e finito di leggere l’articolo , molto bello e molto divertente devo dirlo , ma la prima cosa che ho pensato è stato : tutto quì ? quando ho letto il titolo che recita “MILANO SCONOSCIUTA: IL NOSTRO SAFARI URBANO IN 5 TAPPE” già mi stavo leccando i baffi pensando di scoprire luoghi sconosciuti anche a quello che fu un bimbo curioso della sua Milano , ma già alla prima tappa ho storto un po la bocca , c’è gente che guarda il Duomo solo dal basso ?! cosa non si perdono ! per non farla troppo lunga , Milano è “troppa” per fare solo 5 tappe nei posti curiosi , uno dei tragitti che preferivo quando passeggiavo nella mia MIlano , da piazza Medaglie D’oro , Beatrice D’este , porta Genova , alla ricerca dei resti delle vecchie mura per poi godersi il sabato il mercato sull’alzaia fino a San Vittore , da ragazzino giravo tutto il parco Sempione in bicicletta , sia dentro che fuori castello Sforzesco compreso e fossato compreso 🙂
    ps
    non amo particolarmente le nuove zone di Milano con i suoi grattacieli

    1. says: Sabina

      Ciao Adolfo, che bello leggere un milanese DOC! Si, Milano è troppa per fare solo 5 tappe, ma questo è uno degli itinerari. Immagina di farlo anche da non milanese e con bambini al seguito (il che implica un dispendio di tempo ben maggiore). Noi dovevamo cercare di stare dentro queste necessità.
      Bella la tua idea della Milano delle vecchie mura (io amo Via Circo, Via Brisa e la zona circostante) ed anche tutto il resto.
      Un po’ alla volta la racconteremo e i tuoi consigli saranno più che preziosi!
      PS: nemmeno io sono una fan di alcune nuove zone, anche se dal punto di vista architettonico alcuni grattacieli sono notevoli. Amo di più la “Milano di quartiere”, quella in cui hai ancora la sensazione di vivere in un villaggio e di quartieri così ce ne sono ancora, per fortuna.Ciao

  3. says: Silvia

    Ciao. Io invece sono figlia di mamma milanese, trasferitasi a Binago in provincia di Como, dopo il bombardamento del 1943. Persero la casa e furono mandate in questo paese di contadini. Mia nonna fece fatica ad ambientarsi. Aveva già il telefono in casa, la baby sitter ecc. Adoro Milano. La sua , il suo popolo. Ho trascorso la mia infanzia campagnola in Settimana e cittadina la domenica dagli zii. E le zie con i soffitti altissimi nelle loro case, le loro perle, le pellicce per andare a messa la domenica. E guai ad avere la terra sotto le unghie. Mi manca la città. La città di Milano.

    1. says: Sabina

      Che bello il tuo racconto, Silvia (bombardamento a parte). Sembra un film e mi ha fatto pensare a Villa Necchi Campiglio, questo gioiello milanese che certo conoscerai e a quelle atmosfere da signora d’altri tempi.
      Anch’io cresciuta in una piccola città dove potevo giocare nei campi da bambina, amo la città e ti capisco. Un abbraccio

  4. says: Juliette

    Ho due figlie dell’eta di Cos… Sono nate a Torino ma abitiamo in Svizzera…. leggendo il tuo articolo mi ha convinto di portarle a Milano mentre siamo a Torino per le vacanze di Natale…Questo articolo é esattamente cosa stavo cercando per una giornata a Milano ! Non vedo l’ora !! Grazie – adoro i tuoi post ! Juliette

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