Lezioni di felicità quotidiana

Lezioni di felicita quotidiana

Come affrontare il cambiamento partendo dalle risorse che abbiamo dentro di noi? Scopri l’appreciative inquiry e lezioni di felicità quotidiana.

Il web ora più che mai pullula di corsi e corsetti di ogni tipo.
Anch’io ho ceduto al fascino dei webinar, iscrivendomi a ben tre corsi: crescita personale, professionale e un sogno che mi piacerebbe trasformare in progetto.
Non perché avessi un sacco di ritrovato tempo libero, ma perché l’idea del cambiamento mi ronza nelle orecchie.
Credo di non essere la sola, vero?

Voluto o subito, l’occasione che aspettavamo o quella di cui avremmo fatto volentieri a meno, dal cambiamento siamo tutte un po’ travolte: sia chi tra noi getta l’ancora per restare aggrappata alle sue certezze, ripetendo tra sé e sé “nonononono, io non voglio cambiare”, sia chi si lascia trascinare, dicendosi “imparerò a cavalcare anche questa onda”.

Il cambiamento, chi lo sa meglio di noi donne? è nell’ordine delle cose e in fondo chi meglio di noi dà continuamente prova di sapersi adattare al cambiamento?
Quindi, partiamo fiduciose.

Però, però, quel che spesso accade anche a chi, come me, dai cambiamenti è attratta, è che spesso ci si ritrova a chiederci se ci manca qualcosa… qualità, competenze, formazione…
Un atteggiamento tipicamente femminile. Ed eccoci pronte a fare bilanci su noi stesse e cercare chi può aiutarci a riempire quelle falle.
Insomma, siamo quelle che, quando si tratta di noi stesse, tendono a vedere il bicchiere mezzo vuoto.
Questione di cultura, educazione? Mah. E se però cambiassimo atteggiamento?

Lezioni di felicita quotidiana appreciative inquiry

Appreciative inquiry: un modo per riscoprirci

E’ proprio in uno di questi momenti di bilanci-progetti-corsi-investimenti che ho conosciuto le ragazze di Bloom formazione  che si occupano di lezioni di felicità quotidiana.
Uno di quegli incontri fatti su Instagram , dove ormai per esperienza posso dire che, quando ci si piace di pelle, poi ci si piace anche dal vero.
Ci è venuta voglia di fare qualcosa insieme in questo momento, che ci sembra che per molte di noi possa essere cruciale.

Il cambiamento è nell’aria, il timore che ci aspetti un cambio di vita e di lavoro è più che una sensazione per molte di noi. Per altre sono stati il lockdown o lo smart working a innescare la voglia di cambiamento.
Come aiutarvi? Come farlo insieme? Io mettendo in moto la creatività manuale e loro quella del pensiero?

L’abbiamo fatto con una diretta che potete ancora vedere qui , partendo da un’idea rivoluzionaria per noi donne:

Tutto ciò che ti serve è già dentro di te! Per fiorire non ti serve nient’altro!

Lezioni di felicità quotidiana. Cos’è l’appreciative inquiry

Si tratta di imparare a rendere ”eccezionale” qualcosa a cui di solito non prestiamo attenzione, tanto lo consideriamo inutile o privo valore.
Stiamo parlando di risorse tutte nostre. Risorse di cui dobbiamo solo prendere consapevolezza, ma anche di qui difetti che, apparentemente inutili o addirittura di ostacolo, possono essere ripensati come a qualità essenziali per noi per raggiungere i nostri obiettivi.
E’ un concetto nuovo ed un nuovo approccio alla vita. Si chiama appreciative inquiry e ve lo spieghiamo meglio con un esempio concreto.

Nella nostra diretta abbiamo creato una cosa bella partendo da un oggetto inutile.
L’esercizio creativo, nelle attività che vi propongo, ma in fondo anche nel nostro quotidiano, è scoprire la bellezza e l’utilità nascosta in ogni cosa.
Prendete in mano la scatola di cartone delle uova, giratela con il coperchio all’ingiù e guardatene il fondo.
Se vi dico fiori, li vedete?

Qui trovate il tutorial per passare da questa a questa.

Lezioni di felicita quotidiana esercizio

Il nostro consiglio è di creare la vostra ghirlanda del rifiorire ed appenderla in un punto da cui possiate vederla spesso, per ricordarvi che anche voi siete una scatola di uova piena di fiori.

Torniamo all’ appreciative inquiry.
Siamo abituate a mettere tutta la nostra energia nell’acquisire nuove competenze, quelle che non abbiamo o che crediamo di non avere.
Questo molto spesso può generare in noi  stanchezza e frustrazione, perché a volte non è nelle nostre corde e perché è possibile che non  sarà mai abbastanza, ci mancherà sempre un pezzo grande o piccolo…
Mettiamo la nostra energia, invece, nel migliorare quello che già possediamo, certo che così diventeremo eccellenti, la migliore versione di noi e non andremo contro le nostre attitudini rischiando di diventare la peggiore versione di qualcuno a cui non somigliamo affatto.
Non solo le nostre qualità nascoste, ma perfino il nostro peggior difetto possono aiutarci in questo momento. Dobbiamo cambiare punto di vista, questo si. 

Lezioni di felicita quotidiana zigzagmom

E se in questo momento di cambiamento ci interroghiamo sui nostri sogni (tantissime di voi mi hanno scritto su questo!) ricordiamoci di distinguere i sogni dai progetti.
I primi non è un male che restino tali, una nuvola solo nostra su cui poter fare un salto ogni tanto. Una boccata d’aria leggera!
I progetti sono un’altra cosa, sono fatti di un’altra sostanza, si misurano e prima di saltarci su è bene calcolare se reggeranno il peso.

L’ appreciative inquiry serve proprio a questo.
A me è servito a capire che quel perfezionismo che spesso è un mio grosso difetto, che rallenta i miei progetti, deve riuscire a convivere con la creatività, che è il mio motore.
Io ci sto lavorando.

Per scoprire di più come l’ appreciative inquiry ed altre tecniche possono esservi utili, fate un salto da Bloom formazione per curiosare tra i corsi che partiranno a breve. 


Potete contattare Rosaria, Barbara e Manuela

via email  hello@bloom-formazione.com 
e seguirle su Instagram e Facebook  

  • Post in collaborazione con Bloom Formazione

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