Costruire ricordi. Quanto vale il tempo insieme.

Costruire ricordi

Basta poco per costruire ricordi. Bastano un pomeriggio insieme, un sogno condiviso, una favola, una scarpetta, …

Oggi mi sono fatta un regalo. Uno di quei regali senza prezzo. Una cosa così piccola da cambiare la mia giornata e i miei ricordi.
Cos non è andata in asilo e fin qui nessun regalo, anzi. Lo sapete com’è: voi ai telefono e loro “mammaaa, guarda il mio disegno”, voi concentrate al computer e loro che picchiettano sulla tastiera come se dentro quella scatola non ci fosse la vostra vita (professionale, ok, ma comunque…)

Ero quasi allo stremo quando ci siamo infilate le scarpe. Non delle scarpe qualsiasi, perché oggi eravamo invitate a un ballo. E non un ballo qualsiasi, ma quello di Cenerentola.
Ticchette Tacchete  su una scarpina glitterata con tanto di tacco (si impara presto a soffrire pur di essere belle) eccoci in un vecchio ed elegantissimo cinema, tutto boiserie e velluto rosso, la perfetta estensione della sala da ballo in cui volteggia quella che tutte a cinque anni (e anche dopo) abbiamo sognato di essere.

Al minuto due eravamo già in lacrime (“tu hai pianto, io mi sono solo commossa”, precisa Cos) e poi incollate al grande schermo, mano nella mano.
Perché il nuovo film di Cenerentola diretto da Kenneth Branagh, che  uscirà nelle sale il 12 marzo è quanto di più Favoloso possiate immaginare. Anzi F.A.V.O.L.O.S.O.


Mi sono chiesta se anche per lei, come per me, quel film forse proprio la trasposizione dei miei pensieri. Se per lei, come per me, quelle figure sullo schermo fossero proprio quelle che avevo sempre immaginato io, quando mi leggevano la favola e quelle che immagina lei, quando io gliela leggo per la milionesima volta.

Quell’abito è proprio come lo sogna lei e lo sognavo io?
Su quel vestito celeste è impresso uno dei ricordi più nitidi che ho di mia mamma, seduta al tavolo della cucina mentre taglia il mio vestito da carnevale, che, come si conviene ad ogni cinquenne, di qualsiasi generazione, era, ovviamente, da Cenerentola.

Mi ricordo il panno turchese, di cui lei disegnava i bordi con un bicchiere per poi ritagliarlo e costruire una gonna che facesse la ruota (altro must per tutte le aspiranti principesse di tutti i tempi).
Oggi, mentre sono alle prese con la fabbricazione del costume da Carnevale per Cos, in ogni gesto mi ricordo quel suo lavoro. Le mie mani sono le sue, taglio e cucio come ho visto fare a lei.
Come lei allora, mi trovo oggi a discutere sul fatto che non è la quantità di paillettes che rende bello il vestito (missione impossibile).
Su quella gonna a ruota corre l’emozione, la stessa con cui oggi Cos ha indossato le sue scarpette glitterate.

Un bel regalo il pomeriggio insieme, l’emozione di sentirsi entrambe un po’ (lei molto) Cenerentola, il ricordo prezioso ora che anch’io so quanta fatica costi leggere per la milionesima volta la stessa favola, dover fare uno chignon “come quello di Cenerentola” alle sette del mattino, mentre la testa è al lavoro da consegnare, o trovare il tempo per cucire un abito da principessa.
Però il ricordo è tutto e rende vera ogni favola anche tanti, tanti anni dopo.

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9 Comments

  1. says: Alessia

    Bellissimo e tenerissimo post!!!mi hai fatto tornare indietro nel tempo….a quel lontano carnevale in cui anch’io sono stata Cerentola al ballo

    1. says: Sabina

      Grazie Alessia. Se c’è una cosa che ci accomuna tutte è proprio quella di essere state, almeno una volta, Cenerentola. Sarà per questo che mi brillano ancora gli occhi a vederlo oggi 🙂

    1. says: Sabina

      Cos ha in progetto 6 o 7 figli … se va così diventerò una nonna col pulmino, il che non mi dispiace. Il film comunque merita di essere visto anche con degli aspiranti principi. Anzi, tu potresti consigliarci come organizzare una giornata cinema + ristorante a misura di bimbo 😉

    1. says: Sabina

      Cos ormai le porta anche per dormire!!!!!!! Diciamo che tra tacchetti, ballerine glitterate e sneakers borchiate le bambine avevano tutte un #lookdafavola!!!

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