Ricordi di estati passate a giocare, tempo di qualità con i figli e il profumo di legno e allegria in negozi di giocattoli speciali …
L’estate è proprio una stagione a sé.
Comincia ufficialmente con la fine della scuola e poi sono mesi e mesi in cui sembra di stare costantemente in giostra.
Soprattutto se hai otto anni o giù di lì, una pagella che merita un premio e delle vacanze con le amiche che ti aspettano.
A voi non basta pronunciare “estate” per fare un salto indietro nel tempo?
A me si.
Ricordo l’ultimo giorno di scuola, tutti con il grembiule, nonostante il caldo, con la maestra a prendere la pastina-premio alla pasticceria davanti a scuola.
Ricordo serate di gioco finché c’erano le lucciole e pomeriggi a rotolare sui covoni di fieno e poi sui pattini o con le bici a cui raggi avevamo attaccato le carte da briscola con le mollette da bucato Frrrrrrrrrrrr….
E gare di tuffi al mare (la mia specialità era saltare attraverso un salvagente a forma di pesce), e pomeriggi caldi con il frinire delle cicale a far da sottofondo e noi bambini a sfidarci ai giochi da tavola con in palio montagne di liquirizia.
Ricordo la mia prima Barbie, arrivata come premio per il primo anno di scuola. E ricordo come fosse ora il momento in cui ho aperto la scatola.
E poi i giochi dell’estate, quelli che non potevi non avere, tipo lo slime, tornato di modissima o il going, con cui sfidarsi sul bagnasciuga.
Ricordo perfino l’ultimo anno in cui ho ricevuto un gioco per la promozione e mia nonna che mi accompagnò dal giocattolaio di fiducia per acquistare una pantera nera di peluche che ora è in camera di Cos.
Ricordi di estati passate a giocare, tempo di qualità con i figli e il profumo di legno e allegria in negozi di giocattoli speciali come Nano Bleu
Così quest’anno, invece di comprarlo on line il giocattolo-premio di Cos, l’ho portata in uno di quei negozi magici, Nano Bleu. Perché passare un pomeriggio in un negozio di giocattoli-come-una-volta è già di per sé un momento speciale.
Non solo per i bambini.
Se non l’avete fatto, dovreste proprio provare…
Mentre io andavo in cerca di una riedizione dell’Allegro chirurgo (ve lo ricordate?), lei mi spiegava le caratteristiche di tutte le millemila ultime bamboline da collezione e si, certo, i giocattoli cambiano e forse è cambiato anche il modo di giocare. O forse no.
Cos gioca con App e videogiochi, ma alla fine il gioco manuale, quello creativo, quello di ruolo, quello con bambole e mattoncini, spade e automobiline, è quello a cui non rinuncia mai.
E in vacanza non si porta l’Ipad, ma la bambola del cuore si.
Quindi se mi chiedete se un pomeriggio tra i peluche e poi a conoscere tutte le nuove Barbie è stato ben speso, la risposta è si.
Non solo perché per me corrisponde a quel famoso tempo di qualità che tutti noi genitori vorremmo dedicare ai nostri figli.
Non solo perché ho scoperto tanto sui nuovi giochi, ma ho anche incuriosito lei con Monopoli e simili.
Ma anche perché ho fatto un salto indietro nel tempo, quando scegliere un gioco era una cosa che si faceva con lentezza. Accarezzandolo, provandolo, facendocelo consigliare, prendendosi il tempo di innamorarsene e stringendocelo al cuore sulla via del ritorno a casa.
Tanto da ricordarmelo a decenni di distanza.
Non è un regalo anche questo, per i nostri figli?
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Io e Cos siamo state da Nano Bleu, a due passi dal Duomo di Milano, tre piani di magia in un negozio di giocattoli che profuma ancora di legno e allegria.
Bottega storica di Milano e tra i dieci migliori negozi di giocattoli al mondo!
Post scritto in collaborazione con Nano Bleu C.so Vittorio Emanuele, 15 – Milano – Tel 02 7602 0595
